Nuova area di ricarica della falda a Carmignano di Brenta
Ampliamento del bosco limite
A seguito di delibera del 30 maggio scorso del Commissario Straordinario del Consorzio, dr. Luigi De Lucchi, è stata sottoscritta il 25 giugno una apposita convenzione tra “Sanpellegrino s.p.a.” ed il Consorzio per la realizzazione e gestione del progetto denominato “ampliamento Bosco Limite” in comune di Carmignano di Brenta, per favorire la ricarica della falda.
Si conclude così il percorso amministrativo già avviato in precedenza, in particolare con la previsione delle opere in esame nel programma di attività 2025 del Consorzio, approvato dall’Assemblea il 25 novembre 2024.
Inoltre, sono numerose le precedenti attività di ricarica della falda svolte dal Consorzio con il metodo delle Aree Forestali di Infiltrazione (A.F.I.), in particolare quelle già attuate presso il “Bosco Limite” di Camazzole di Carmignano di Brenta; inizialmente con i fondi del progetto europeo Life Aquor e poi rinnovate in convenzione con i titolari dell’area con convenzione sottoscritta nel 2024.
Va considerato che il progetto “Bosco Limite” riassume elementi di forte potenzialità per la promozione, divulgazione e realizzazione di attività didattiche e divulgative sulle tecnologie della ricarica delle falde e che oggi Bosco Limite è diventato un’area verde di particolare valenza in quanto utilizzata anche con funzioni ricreative, sportive e di educazione ambientale.
In questo quadro, da tempo si era avviata una collaborazione con la società San Pellegrino, la quale ha identificato la rigenerazione della risorsa idrica sotterranea come obiettivo aziendale, in risposta al quale attuare il progetto di infiltrazione di acqua controllata nel sottosuolo; il Consorzio, il cui comprensorio di competenza è limitrofo al predetto stabilimento, ha interesse a collaborare non solo con gli Enti, ma anche con operatori locali che perseguano obiettivi comuni ai propri, come in questo caso.
Nello specifico, il progetto prevede la realizzazione e successiva gestione sia di un’area umida avente la funzione di sedimentazione e bioritenzione delle acque da infiltrare, oltre a garantire e possibilmente aumentare la biodiversità presente in loco, sia di un bacino di infiltrazione, ricaricando le acque di falda sotterranee tramite l’infiltrazione di una portata idrica massima di 100 litri al secondo nel sottosuolo. In tale modo si mira a rigenerare i volumi di acqua prelevati dallo stabilimento della Società sito a San Giorgio in Bosco, per un volume di circa 600.000 metri cubi annui.
In altre parole, si attiva un percorso virtuoso in cui le aziende innovative riequilibrano i prelievi idrici con idonei volumi d’acqua reimmessi nell’ambiente. L’iniziativa quindi, oltre alla validità propria, costituisce anche un esempio da divulgare ed estendere nel territorio.
Gli elaborati di progetto sono stati approvati dagli Organi superiori competenti.
L’area individuata è localizzata su un appezzamento di terreno di estensione pari a circa 2,5 ettari, nella disponibilità della Società San Pellegrino, limitrofo a quello denominato “Bosco Limite” oggetto dell’altra attività di ricarica della falda già attuata. L’acqua da infiltrare proverrà attraverso il canale irriguo consortile denominato “Roggia Grimana Nuova”.
L’accordo prevede che il Consorzio realizzi sull’appezzamento di terreno le opere funzionali all’intervento di ricarica della falda in conformità al progetto e a svolgere i lavori di manutenzione delle opere idrauliche. La Società San Pellegrino si impegna a corrispondere al Consorzio il corrispettivo dei lavori di realizzazione e di manutenzione.
I lavori dovrebbero iniziare quest’estate e concludersi entro l’autunno.
Come per tutte le attività di ricarica della falda, esse si svolgeranno nel periodo extra-irriguo, mentre nel periodo irriguo verranno sospese in quanto le portate idriche devono essere consegnate alle campagne con diritto irriguo.